Il palazzo

La storia

Evidenti tracce al piano terreno sono testimonianza dell’antica origine dell’edificio, presumibilmente già esistente in età medievale.

Nel corso degli studi e delle indagini preliminari all’ultima fase di restauro è stata evidenziata la notevole trasformazione che ha subito l’immobile in epoca tardo-settecentesca rispetto all’originale struttura medievale (volume evidenziato in rosa nell’immagine), quest’ultima utilizzata per innalzare la porzione di edificio corrispondente alle attuali sale del museo e al piano superiore (volume evidenziato in giallo nell’immagine). Alcuni degli splendidi soffitti decorati che caratterizzano gli ambienti di rappresentanza sono stati interamente restaurati e sono nuovamente ammirabili in tutta la loro bellezza.

La facciata originale invece, riccamente dipinta, è stata ricoperta da un’inchiappata alla genovese realizzata, verosimilmente, nella seconda metà dell’Ottocento in occasione dei lavori di rinnovamento e modifica dell’edificio voluti da Nicolò Massa, console in Uruguay di origini calicesi. A questo personaggio storico si deve l’attribuzione alla struttura del nome “Casa del Console” che tutt’oggi denota l’edificio.

Successivamente, l’immobile viene occupato dalle Suore Cappuccine e, negli anni Sessanta del secolo scorso, diviene di proprietà comunale.

Un fatto di notevole interesse è emerso dalle ricerche e dalle analisi propedeutiche ai lavori di recupero: osservando con attenzione la pianta del piano terra e mettendola in relazione con il tessuto urbano circostante – in particolare con un agglomerato che si trova a poca distanza verso nord-est, che ancora possiede una strada medievale interna – e chiamando in aiuto il catasto napoleonico, è stato possibile ipotizzare che il tracciato originale della via pubblica (Via Vecchia) attraversasse il nucleo di Casa del Console (fase 1) e non lo aggirasse, come invece avviene oggi (fase 2).

A sostegno di questa tesi, nel corso dell’ultima fase di lavori è stato trovato l’antico portale di accesso da sud-ovest. L’atrio del Museo è quindi testimonianza di quanto resta dell’antica via pubblica.

Catasto Napoleonico, in cui si nota che Casa del Console (edificio n° 1197) costituiva già un complesso unitario.

Sovrapposizione dell’attuale planimetria del museo con il Catasto Napoleonico. La fase 1 indica il probabile antico tracciato della strada prima che venisse inglobata dall’edificio, rendendo necessario un cambio di tracciato (fase 2).

I restauri

Negli ultimi anni, l’edificio è stato oggetto di accurati lavori di restauro delle parti esterne che hanno messo in evidenza le fasi della costruzione.

Nel 2006 il Comune di Calice commissiona un primo progetto di restauro che ottiene le prime autorizzazioni da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria.

In particolare, grazie a questo primo progetto, nel 2009 il Comune consegue il primo finanziamento europeo attraverso la Regione Liguria (il progetto di Casa del Console arriva a collocarsi in quarta posizione in tutta la provincia) che permette di avviare la prima fase di lavori.

A partire da ottobre 2011 fino a maggio 2013 si susseguono il restauro dalla copertura, della facciata nord, delle scale interne, dei bagni, dei pavimenti, dei soffitti e degli impianti del Museo.
All’esterno invece, si decide di provvedere alla sistemazione dell’elegante gazebo, della sua pavimentazione a risseu e della pavimentazione davanti all’ingresso principale. In questa occasione, si razionalizzano e riducono anche le linee elettriche aeree esterne. Con il recupero dei ribassi di gara del primo finanziamento, viene restaurata anche la facciata est.

Nel 2014 il progetto di Casa del Console ottiene un altro finanziamento europeo, erogato dalla Regione (questa volta collocandosi in sesta posizione in tutta la provincia) che consente di estendere i lavori di restauro anche alle facciate sud e ovest e ai terrazzi completando, di fatto, i restauri esterni.
Con quest’ultimo finanziamento, il Comune ha potuto anche acquistare alcune attrezzature multimediali funzionali all’attività museale e commissionare il progetto grafico del museo e lo sviluppo della comunicazione online.

Si riportano in seguito alcune foto che mostrano scorci degli esterni prima e dopo i lavori di restauro.

Facciata nord prima del restauro.

Facciata nord dopo il restauro.

Particolare dell’aggiunta novecentesca prima del restauro.

Particolare dell’aggiunta novecentesca dopo il restauro.

Facciata est prima del restauro.

Facciata est dopo il restauro.

Angolo sud-ovest dell’edificio prima del restauro.

Angolo sud-ovest dell’edificio dopo il restauro, nel quale si nota il portale dell’antica via pubblica riemerso durante i lavori.